
Adoro viaggiare, perché viaggiare è come vivere più vite in una; fa parte di me al punto che di notte, quando stento a prendere sonno, invece di contare le pecore preparo mentalmente delle valigie; decido dove andare e comincio a preparare gli oggetti e gli indumenti che intendo portare con me, li piego, li sistemo e li metto in valigia fino a quando il sonno giunge sereno e, quando sono fortunata, nel sogno continuo il viaggio.
Ogni viaggio inizia da un sogno, e ogni sogno da forma a nuovi viaggi; ora, che l’emergenza Corona virus impone a tutti noi questa strana e inumana “sosta forzata”, non mi pesa tanto il fatto di non poter uscire di casa, quanto, piuttosto, l’incapacità di immaginare un viaggio: per la prima volta da quando ho coscienza di me, non sono capace di ideare e dare forma ad un itinerario. È come se la mente, adeguandosi all’immobilità imposta al corpo, si fosse fermata dicendo a se stessa: “non serve a nulla”.
È una condizione avvilente, così, per combattere contro questo atteggiamento che mi rende estranea a me stessa, ho deciso di ricominciare a viaggiare qui, in questo blog, rivisitando i luoghi che ho conosciuto e andando in paesi mai attraversati, dei quali ho letto o ascoltato in canzoni o visto immagini in qualche film.
Scriverne sarà come viaggiare e, viaggio dopo viaggio, racconto dopo racconto, riassaporare la libertà in attesa che tutto questo finisca.
Una volta che hai viaggiato, il viaggio non finisce mai, ma si ripete infinite volte negli angoli più silenziosi della mente. La mente non sa separarsi dal viaggio. (Pat Conroy)
Verissimo, il viaggio non si ferma e continua nella mente 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona